Professione
13 Febbraio 2024Nel suo rapporto sul 2023, AnimalhealthEurope racconta l’evoluzione del mercato dei medicinali veterinari con un occhio di riguardo alla nuova legislazione Ue sul benessere degli animali. Tra gli obiettivi principali dell’associazione figurano One Health, Sostenibilità e Innovazione
Nel suo rapporto annuale, AnimalhealthEurope racconta l’evoluzione del mercato dei farmaci veterinari nel 2023, con una particolare attenzione per quanto riguarda la revisione della legislazione Ue sul benessere degli animali.
L’associazione
AnimalhealthEurope è un’associazione senza scopo di lucro che rappresenta in Europa 12 tra i principali produttori europei di medicinali, vaccini e altri prodotti per la salute degli animali, nonché 16 associazioni nazionali in 19 Paesi. Copre il 90% del mercato europeo dei prodotti per la salute animale e le aziende associate investono ogni anno circa l’8% del loro fatturato in ricerca e sviluppo. Rappresenta aziende grandi, medie e piccole, sia di farmaci innovatori che di farmaci generici.
Il rapporto
Nonostante il previsto pacchetto di regole europee non sia stato pubblicato entro i tempi stabiliti – le norme sul benessere di cani e gatti e le norme sul trasporto sono arrivate a dicembre – l’associazione si è detta comunque soddisfatta poiché è stata data priorità al benessere degli animali domestici, con un’adeguata valutazione dei costi e tempi al fine di garantire che le nuove regole potessero essere attuabili.
Benessere degli animali, sostenibilità e innovazione sono sempre i punti di forza dell’associazione che, nell’anno appena concluso, si è trovata ad affrontare diverse questioni, a partire dal problema della disponibilità di medicinali per animali, tra i dossier relativi all’acqua e al suolo, le norme sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio e un flusso di fascicoli incentrati sulle sostanze chimiche. Il suo obiettivo è sempre stato garantire che i benefici fossero maggiori dei rischi, mettendo al primo posto la salute e il benessere di tutti gli animali.
Inoltre, particolare attenzione è stata riservata all’applicazione delle nuove norme Ue sui medicinali veterinari, monitorando il lavoro delle varie associazioni nazionali in relazione ai nuovi regolamenti sui medicinali veterinari e sui mangimi medicati.
I dati
Le vendite di farmaci veterinari hanno raggiunto, a valore, la cifra di 7,9 miliardi di euro.
La categoria di farmaci che si è aggiudicata il record di vendite è quella dei vaccini, con il 32,3% del totale. Seguono gli antiparassitari con il 29% e gli antimicrobici con l’8,7%. Il restante 30% è invece coperto da altre categorie di medicinali.
Esaminando le vendite per ciascuna categoria di animali, invece, si può notare che il 48,8% del mercato è coperto dai prodotti destinati agli animali da compagnia, seguiti a distanza da quelli destinati agli animali da reddito (suini, bovini, ovini) che occupano il 25,5% del totale. Il 10,2% è coperto dal settore avicolo, il 2,8% da quello degli equidi. Completano la lista gli animali acquatici (2,3%) e il restante 10,4% di altri animali.
Le nuove norme
Il Regolamento Ue sui medicinali veterinari (2019/6) è stato approvato il 27 gennaio 2019. Dopo un periodo di transizione di tre anni, le nuove regole sono finalmente diventate applicabili il 28 gennaio 2022. L’attuazione di queste norme ha richiesto quattro aree di lavoro:
1. È stato necessario elaborare un numero senza precedenti di atti di esecuzione e atti delegati. In particolare, 12 delle 26 leggi richieste dovevano essere adottate prima della fine del periodo transitorio.
2. Le norme hanno richiesto lo sviluppo, la convalida e il lancio di un nuovo sistema informatico, comprendente tre grandi database interconnessi con funzionalità sofisticate: una banca dati dei prodotti dell’Unione (Upd), per ospitare dati su ogni medicinale veterinario autorizzato; un database di farmacovigilanza per raccogliere tutti gli eventi avversi segnalati; e un database su ogni grossista/distributore autorizzato e ogni sede certificata di buona produzione.
3. Molte linee guida procedurali e scientifiche sono state riviste e, in alcuni casi, riscritte. Particolarmente interessante è stata la revisione della raccomandazione del Cvmp sulla valutazione del rapporto rischi/benefici dei medicinali veterinari per riflettere la nuova formulazione del regolamento e l’attuazione delle disposizioni volte a ridurre il rischio di resistenza antimicrobica (Amr).
4. Infine, l’etichettatura e l’imballaggio di tutti i prodotti dovranno essere aggiornati per conformarsi alle nuove norme, entro un termine di 5 anni fissato al 29 gennaio 2027.
Al momento resta ancora molto da fare e gli obiettivi da raggiungere sono ancora ben lontani. Una volta completata l’attuazione, sia le autorità di regolamentazione che l’industria potranno concentrarsi sul perfezionamento dei sistemi per ridurre gli oneri amministrativi, a vantaggio di tutti i soggetti coinvolti. Ma i nuovi regolamenti offrono grandi opportunità, come la possibilità nuove terapie e nuovi approcci per la registrazione dei vaccini.
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