alert sanitari
03 Marzo 2023 Ad integrazione del Piano di sorveglianza ed eradicazione della peste suina in Italia per il 2023, il Ministero della salute ha pubblicato le Linee guida utili alla gestione dei campioni e del flusso informativo.
Alla luce della attuale situazione epidemiologica nazionale, il Piano prevede – oltre all’eradicazione della peste suina africana nelle aree in cui si è manifestata - anche l’attivazione di una sorveglianza nelle aree del territorio nazionale libere dall’infezione.
Zone indenni
Il rischio che le incursioni del virus possano colpire anche i territori indenni ha infatti reso necessario innalzare il livello della sorveglianza passiva sia nelle popolazioni di suini selvatici che in quelli domestici. Per questo sono state stilate delle le Linee guida operative, che affrontano praticamente come consolidare il sistema nazionale di allerta precoce per PSA, migliorando le azioni di sorveglianza passiva, avviando strategie a medio-lungo termine per la gestione della popolazione di cinghiali, rafforzando il sistema di biosicurezza negli allevamenti suinicoli e potenziando le attività di comunicazione/informazione/formazione degli stakeholders.
Aree infette
Quanto ai territori coinvolti dalla malattia, le misure finalizzate alla eradicazione della PSA prevedono di contenere l’infezione nelle zone infette. A questo scopo, le Linee guida operative intendono rafforzare la sorveglianza passiva, e la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale. Viene vietata ogni attività outdoor che rechi disturbo alla popolazione di cinghiali residente determinandone l’allontanamento e il relativo rischio di diffusione del virus, la creazione di adeguate barriere di contenimento della popolazione selvatica, la sorveglianza attiva mediante trappolaggio/abbattimenti dei selvatici, l’abbattimento preventivo dei suini domestici, il divieto di movimentazione di suini vivi e loro prodotti, una adeguata campagna di comunicazione e informazione al pubblico.
In questo contesto, specificano le Linee Guida, proseguiranno anche le attività di sorveglianza per Peste Suina Classica (PSC). Per entrambe le infezioni, la rete degli II.ZZ.SS. è stata autorizzata ad eseguire la diagnosi di prima istanza, tramite analisi virologiche per la ricerca del genoma dei virus della PSA e della PSC attraverso metodiche biomolecolari (RT-PCR).
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