Animali da Compagnia
02 Novembre 2022 Quando e secondo quali modalità è meglio inserire un cane all’interno di un nucleo familiare dove è già presente un gatto? L’età del nuovo cucciolo è importante, ma conta pure l’approccio del proprietario.
Cane e gatto: la convivenza non è un’utopia, ma i possibili conflitti sono sempre dietro l’angolo. Con conseguenze fastidiose sul benessere degli animali. Perché il rapporto tra specie abbia maggiori possibilità di funzionare, è molto importante che l’inserimento del nuovo arrivato sia fatto secondo le corrette modalità. Introducendo un cucciolo di cane in una famiglia dove abita già un gatto, l’ideale sarebbe che il cagnolino adottasse solo comportamenti desiderabili fin dall’inizio, ovvero che fosse calmo nella sua interazione con il gatto o che - semplicemente – lo ignorasse . Per capire quale contesto e quali dinamiche familiari supportino questo atteggiamento e per identificare i fattori associati, uno studio si è preoccupato di analizzare i dati raccolti nell'ambito di uno studio longitudinale sulla salute e sul comportamento del cane e forniti direttamente dai proprietari. Su 4678 cuccioli, il 26,7% di essi viveva con almeno un gatto. Ma quali sono stati gli atteggiamenti prevalentemente individuati nella relazione con il gatto? Di fatto, tra i 1211 cuccioli osservati, il 58,9% giocava, mentre il 56,6% era eccessivamente sovraeccitato e il 48,6% inseguiva il felino. Mentre solo il 7,3% dei cuccioli ha dimostrato un atteggiamento equilibrato e non aggressivo ("solo desiderabile"). Lo studio ha quindi evidenziato come introduzioni precoci (cuccioli di età <12 settimane), graduali e in famiglie dove erano presenti più cani erano fattori in grado di aumentare le probabilità di comportamenti "solo desiderabili" e non minacciosi. Inoltre, l'analisi qualitativa ha rivelato due stili di introduzione: una guidata dal proprietario, l’altra gestita dall'animale domestico. Nel primo caso si sono facilitate le relazioni amichevoli tra animali domestici, mentre nel secondo caso no. Da queste evidenze si è concluso che si dovrebbe incoraggiare un’introduzione dei cuccioli ai gatti domestici precoce, graduale e guidata dal proprietario. Infine, sarebbe opportuno anche educare i proprietari a interpretare correttamente il linguaggio del corpo dei gatti così da adottare tempestivamente misure volte a ridurre lo stress nei loro animali, durante le interazioni gatto-cane.
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