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Animali da Compagnia

14 Settembre 2022

Cuccioli e allevamenti ‘canaglia’, The Kennel Club lancia l’allarme

Più consapevolezza da parte dei proprietari (o aspiranti tali): il rischio infatti è che allevatori senza scrupoli speculino sui cuccioli, approfittando degli acquisti su web.


Cuccioli e allevamenti ‘canaglia’, The Kennel Club lancia l’allarme

Allarme cuccioli: rimane alta la soglia d’attenzione del Kennel Club. E in occasione del lancio della nuova campagna 2022 ‘Be Puppywise’, finalizzata a sviluppare maggiore consapevolezza negli aspiranti proprietari, il club britannico pubblica un sondaggio sulla diffusione di ‘pericolose’ abitudini d’acquisto.

I riflettori sono puntati sugli allevamenti canaglia, che con modalità scorrette e ricorrendo alle vendite online, circuiscono acquirenti ignari e sprovveduti. L’indagine del Kennel Club evidenzia, infatti, che ogni anno sono migliaia le persone ingannate da allevatori senza scrupoli, con uno su tre che ammette di non aver visto il proprio cucciolo di persona prima di acquistarlo. E non basta: più di un terzo dei cuccioli acquistati sul web muoiono o si ammalano prima del loro primo compleanno. Tra le criticità segnalate, c’è pure il fattore economico: con un costo della vita sempre più vertiginoso, quasi uno su tre dei proprietari ingannati che si ritrovano un animale malato, teme di non potersi permettere le cure mediche necessarie. Se questi aspetti costituiscono la punta dell’iceberg, il problema di fondo  - come dimostrato dalla ricerca del Kennel Club – è che dal 2017 gli acquirenti d cuccioli online sono triplicati. Circa un terzo di essi ha pagato prima ancora di vedere il cucciolo mentre il 23% ha ritirato il cucciolo in un luogo neutrale: una pratica che consente ai venditori canaglia di mascherare le orribili condizioni in cui l’animale è stato tenuto. La ricerca ha anche mostrato che tra i cuccioli acquistati virtualmente, un terzo ha sviluppato problemi comportamentali imprevisti e che questi, nel primo anno di vita hanno avuto bisogno del doppio di visite e controlli dal veterinario rispetto a quelli acquistati regolarmente. Gli allevatori senza scrupoli non verificano neanche se gli aspiranti proprietari posseggano i requisiti per tenere e mantenere l’animale e abbiano piena consapevolezza della responsabilità cui vanno incontro; il che non fa altro che incentivare l’acquisto impulsivo, con conseguenze rischiose per la salute e l’incolumità del cucciolo. In effetti, la crescita vertiginosa di allevamenti loschi è fortemente incentivata dal fatto che pochi sanno individuarli e quindi tenersene alla larga. Il 33% dei proprietari, infatti, ha ammesso di non saper riconoscere i segnali che indicano quando un allevamento non sia regolamentare. E il 25% è ora convinto, che il loro allevatore stesse operando illegalmente. E come se non bastasse, c’è pure un 44% che ha ammesso di aver acquistato tramite un annuncio pubblicitario contrassegnato da slogan accattivanti (ma equivoci) come “cucciolo in pronta consegna”.  Per scongiurare il rischio che questa situazione, già grave, degeneri ulteriormente il Kennel Club sta fornendo consigli e risorse pratiche agli aspiranti proprietari e sta esortando gli allevatori responsabili di aderire al suo standard (Assured Breeders Scheme) così da aiutare gli acquirenti nella ricerca del proprio cucciolo e a prendersene cura più facilmente.

TAG: ALLEVAMENTI, CUCCIOLI, E-COMMERCE, THE KENNEL CLUB

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