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19 Gennaio 2022 Arriva dal Ministero della Salute il Dispositivo DGSAF recante “Misure di controllo e prevenzione della diffusione della Peste suina africana” e sulle misure per i selvatici a seguito della conferma di ulteriori casi di PSA.
Alla luce dei 7 casi conclamati di PSA, urge rafforzare i controlli. Il dispositivo emanato dal Ministero prevede, dunque, misure specifiche nella zona infetta applicabili ai suini selvatici e a tutti i suini detenuti. Oggetto di misure dettagliate sono anche l'area confinante (nel raggio di 10 GM dalla zona infetta) e tutto il territorio nazionale.
Per quanto attiene i suini selvatici, sono vietate le attività venatorie e tutte quelle all’aperto; viene inoltre istituito l‘obbligo di ricercarne le carcasse e di provvedere allo smaltimento. Viene anche fatto divieto di movimentazione al di fuori della zona infetta. Infine i CRAS, in caso di intervento su suini selvatici in difficoltà, hanno l’obbligo di informare preliminarmente i Servizi veterinari territorialmente competenti.
Per quanto riguarda i suini detenuti, invece, è previsto un censimento di tutti gli stabilimenti che li detengono; la macellazione immediata dei suini detenuti all’interno di allevamenti bradi e semibradi e allevamenti misti che detengono suini, cinghiali o loro meticci e divieto di ripopolamento per 6 mesi; la macellazione immediata dei suini detenuti all’interno degli allevamenti familiari previa visita clinica e sotto controllo ufficiale e divieto di ripopolamento per 6 mesi dalla data del dispositivo; la programmazione delle macellazioni dei suini presenti negli allevamenti di tipo commerciale e divieto di riproduzione e di ripopolamento per 6 mesi dal 18 gennaio 2022 controllo virologico di tutti i suini morti e dei casi sospetti; il ripopolamento allo scadere dei 6 mesi e valutata la situazione epidemiologica.
Per i suini detenuti è inoltre disposto il divieto di movimentazione, secondo una casistica ben dettagliata.
Altrettanto dettagliate le casistiche relative a controlli e prevenzione nelle aree confinati e su tutto il territorio nazionale.
L’attuazione e la verifica delle misure disposte dalla Dgsaf spetta ai Servizi veterinari. Le Asl possono delegare espressamente specifici compiti a veterinari non ufficiali (veterinari aziendali e liberi professionisti) in area infetta, confinante e su tutto il territorio nazionale.
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