Professione
31 Marzo 2022 Irregolarità nella gestione dei farmaci, inadempienze procedurali e inadeguatezza sul fronte igienico: queste alcune delle criticità contestate nel corso di un’ispezione dei NAS su 682 strutture veterinarie. 178 gli obiettivi non conformi, chiuse alcune strutture, numerose le sanzioni.
Un’operazione su ampia scala quella condotta a livello nazionale dai Nas -di concerto con il Ministero della Salute - che ha portato all’ispezione di 682 strutture veterinarie (ospedali, cliniche e ambulatori). Piuttosto pesante il bilancio: 178 le strutture non conformi, 10 gli ambulatori chiusi, 49 i titolari deferiti all’Autorità giudiziaria, 141 quelli sanzionati per violazioni amministrative, per un totale di 145 mila euro. Delle 220 violazioni riscontrate, 116 riguardavano la gestione dei farmaci, risultati scaduti o non correttamente registrati: 800 le confezioni di medicinali sequestrati. Le altre sanzioni sono state invece relative a inadempienze procedurali, a irregolarità sul fronte igienico, e all’inosservanza delle misure anti Covid. E’ emerso, infatti, che cinque professionisti esercitassero senza aver ottemperato all’obbligo vaccinale e che due fossero già stati sospesi dall’Ordine. Per 10 strutture (a Salerno (4), Latina (2), Avellino, Catania, Reggio Calabria e Torino), risultate non in regola dal punto di visto autorizzativo e igienico, si è provveduto alla sospensione dell’attività.
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