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17 Marzo 2022

Peste suina africana, la nuova ordinanza del Piemonte. Le reazioni

Resterà in vigore fino al 30 giugno l’ordinanza del presidente Cirio, che detta nuove norme sul depopolamento dei cinghiali, per il contenimento della PSA


Peste suina africana, la nuova ordinanza del Piemonte. Le reazioni

PSA: sul sito dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Val d’Aosta , la mappa della zona "infetta" indica  che i positivi sono 66 (quindi nessuna variazione rispetto al precedente censimento): ovvero 38 in Piemonte e 28 in Liguria (il riferimento è al periodo compreso tra il 27 dicembre 2021 e il 15 marzo 2022). In questo scenario, che sembra dunque sotto controllo, la Regione Piemonte rafforza le misure con una nuova ordinanza, relativa a contenimento della specie, sorveglianza sulla PSA e biosicurezza.  

Nel documento è previsto che  il contenimento può essere effettuato, oltre che dagli agenti delle Province e della Città metropolitana di Torino, dagli agenti di vigilanza delle aree protette, dai proprietari o conduttori dei fondi interessati muniti di licenza di porto d'armi, o appositamente incaricati all’abbattimento (tutor), dalle guardie venatorie volontarie e dai cacciatori nominativamente individuati in possesso di specifica formazione, operanti sotto il coordinamento delle medesime amministrazioni. Inoltre, in deroga alla normativa, la caccia di selezione al cinghiale può essere effettuata anche nelle ore notturne, previo utilizzo di mezzi per la visione notturna che facilitano la selezione dei capi individuati. “Con il via al piano di abbattimento dei cinghiali – osserva l’assessore Icardi - si interviene per riportare il numero dei selvatici entro i limiti di sostenibilità indicati dalle autorità competenti, agendo direttamente sulle cause della veicolazione del contagio. La continua e capillare attività di monitoraggio delle carcasse dei cinghiali in Piemonte non ha al momento rilevato casi di positività alla Peste suina al di fuori della zona infetta. Ad oggi, sono 38 su 293 campionati i cinghiali risultati positivi in Piemonte. Tra Piemonte e Liguria, i campionamenti sono stati 420, con 66 casi di positività, sempre tutti nella medesima zona infetta, dove peraltro sta procedendo, in parallelo, il piano di depopolamento dei suini domestici a rischio contagio, in accordo con i titolari degli allevamenti, che in Piemonte vengono rimborsati con fondi appositamente stanziati dalla Regione”. «L’azione di depopolamento - aggiunge il vicepresidente Carosso - coinvolgerà anche il territorio sotto la tutela degli Enti parco. Stiamo mettendo in campo tutte le forze a disposizione delle Province e della Regione per contenere il contagio”. Il provvedimento viene salutato con entusiasmo da Paolo Dellarole, , e Francesca Toscani, della  Coldiretti Vercelli- Biella: “Finalmente al via nuove, specifiche e straordinarie misure per il depopolamento dei cinghiali attraverso regole omogenee da applicare in tutta la Regione per arrivare ad abbattere 50 mila cinghiali, a seguito dello scoppio della Peste Suina Africana accaduto ormai più di due mesi fa”. Anche Confagricoltura Alessandria legge positivamente il provvedimento che considera  in linea con l’esigenza di un’azione tempestiva già espressa dall’associazione: “La nostra organizzazione, che collaborerà con gli enti e le istituzioni del territorio per assicurare la pronta adozione delle misure previste dall'ordinanza, - ha infatti dichiarato il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello - invita tutti i soggetti interessati ad attivarsi per contribuire, in piena sicurezza e nel rispetto delle disposizioni di legge, all'attuazione del piano di contenimento dei cinghiali per assicurare l’eradicazione dell'infezione e la messa in sicurezza degli allevamenti suinicoli”.

TAG: PESTE SUINA AFRICANA, PSA, REGIONE PIEMONTE

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