Animali esotici
14 Marzo 2022 Piccolo marsupiale, caratterizzato da un esteso patagium, il petauro dello zucchero in cattività può vivere anche 14 anni. Un’errata alimentazione può procurargli atassia, gastroenterite e cecità
Il petauro dello zucchero (Petaurus breviceps), anche noto come scoiattolo volante è un piccolo marsupiale originario dell'Australia e della Nuova Guinea. Sono sette le sottospecie fino ad ora note. Dotato di una membrana (patagium) estesa dal 5° dito degli anteriori fino al 1° dei posteriori, è in grado di planare anche per distanze di 50 metri. Ghiotto di vegetali ad elevato contenuto di zuccheri (arance, mele, mango, albicocche, melone, banane), integra per il 25% la sua dieta anche con proteine (larve, grilli, locuste). Divenuto sempre più popolare in Italia, è oggi molto richiesto come animale da compagnia, spesso acquistato in coppia per assecondare la sua propensione alla vita in piccoli gruppi, con abitudini prettamente notturne. Sul web prolificano i siti, anche amatoriali, che ne propongono la vendita (tra i 150 e i 180 euro per esemplare) e gli annunci di privati dal Nord al Sud della Penisola. A fronte di questa crescente diffusione è giusto avere ben presente alcune sue peculiarità, anche in previsione di interventi terapeutici. Il peso medio oscilla tra i 115 e i160 grammi del maschio e i 95-135 della femmina; mentre alla nascita il piccolo raggiunge gli 0,2 grammi. La lunghezza del corpo va dai 16 ai 21 cm, mentre quella della coda può toccare anche i 21,5. L’aspettativa di vita allo stato selvatico non supera i 5 anni per il maschio, 7 nella femmina, mentre in cattività può attestarsi per entrambi i sessi anche a 14 anni. La gravidanza ha una durata di 15 giorni circa, l’uscita dal marsupio avverrà dopo 60-70 giorni. Tra le patologie più comuni sono state individuate: riniti e polmoniti; dermatiti infettive; paresi posteriori o atassia, attribuibili spesso all’alimentazione (carenza di calcio); gastroenterite sia di origine batterica che nutrizionale o parassitaria. Oltre a queste patologie al petauro volante sono spesso stati diagnosticati cataratta (con conseguente cecità per carenza di vitamina A), disturbi del comportamento (come cannibalismo e coprofagia) causati da situazioni di stress, tumori del sistema linfatico.
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