Professione
08 Luglio 2024Sul sito del Ministero dell’Università e della Ricerca è disponibile il database da cui verranno estratti i quesiti che andranno a comporre la seconda prova ufficiale di accesso alla facoltà di Veterinaria. Gli studenti hanno tempo per esercitarsi prima del test fissato per il 31 luglio
Dopo una prima sessione che ha visto 7.862 iscritti in competizione per 1.209 posti disponibili, il 31 luglio gli aspiranti veterinari hanno una seconda possibilità per accedere alla facoltà di Veterinaria. Intanto, il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) ha pubblicato online un nuovo database con 3.500 quesiti, con il quale gli studenti possono esercitarsi in modo anonimo sulle materie oggetto di valutazione e testare la propria preparazione.
I quesiti
Sul sito del Mur è disponibile un nuovo database da cui verranno estratti i quesiti per i test di accesso, che si svolgeranno nel mese di luglio, per le facoltà di Medicina (30 luglio) e Veterinaria (31 luglio). Il database, consultabile attraverso il portale https://accessoprogrammato.mur.gov.it/2024/ e al sito https://domande-ap.mur.gov.it/, è stato realizzato dal Consorzio CINECA e contiene tutte le 3500 possibili domande con le relative risposte per le prove.
I quiz vertono, come per la precedente banca dati, sulle cinque materie richieste: competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, ragionamento logico e problemi, chimica, biologia, fisica e matematica, e consentono di filtrare le domande per argomento e parola chiave.
Gli studenti possono eseguire simulazioni dei test in forma anonima, il cui esito è valutato da un applicativo di intelligenza artificiale. Inserendo poi un codice identificativo a propria scelta, è possibile ripetere i test su versioni di volta in volta mirate in base alle prove sostenute in precedenza, affrontando così argomenti sui quali si è risultati più bisognosi di approfondimento.
“I risultati delle simulazioni – precisa il Mur in una nota – non rappresentano una valutazione formale delle competenze, né vengono in alcun modo associati alla persona che le esegue. Questo strumento è stato ideato con l’obiettivo di aiutare tutti a valutare il proprio livello generale di conoscenza sulle materie oggetto dei test e a prepararsi più facilmente. Il codice identificativo, che si può fornire in maniera facoltativa, serve esclusivamente a identificare le proprie simulazioni, in modo da poterne conservare uno storico e ottenere nuove simulazioni sulla base delle specifiche aree di miglioramento”.
TAG: FORMAZIONE, INTELLIGENZA ARTIFICIALE, MEDICINA VETERINARIA, MINISTERO DELL'UNIVERSITà E DELLA RICERCA, TEST D'INGRESSOSe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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