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11 Giugno 2024

Dengue e West Nile, aumentano malattie trasmesse da vettore. Ecdc: numeri record per 2024

Il cambiamento climatico e l’aumento dei viaggi internazionali stanno favorendo la diffusione in Europa delle malattie trasmesse da vettore. L’Ecdc ha già registrato un importante incremento dei casi di Dengue e West Nile e prevede numeri record per il 2024

di Redazione Vet33


Dengue e West Nile, aumentano malattie trasmesse da vettore. Ecdc: numeri record per 2024

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ha rilevato un preoccupante aumento dei casi di malattie trasmesse da vettori, come la Dengue e il virus del Nilo occidentale, all’interno dell’Ue/See. Nel 2023, i casi di Dengue acquisiti localmente sono raddoppiati rispetto all’anno precedente, mentre i casi importati hanno raggiunto un numero record. Ora, nei primi mesi del 2024, diversi Paesi hanno segnalato ulteriori aumenti. Anche il virus West Nile ha mostrato una diffusione significativa, con nuovi focolai in diverse regioni. Per l’Ecdc, tra le varie cause il cambiamento climatico e l’incremento dei viaggi internazionali.


L’aumento dei casi 
Nel 2023 sono stati segnalati 130 casi di Dengue acquisiti localmente nell’Ue/See, contro i 71 casi segnalati nel 2022. Si tratta di un aumento significativo rispetto al periodo di dieci anni 2010-2021, in cui il numero totale dei casi acquisiti localmente era 73.
Sono aumentati anche i casi importati con 1.572 segnalazioni nel 2022 e oltre 4.900 nel 2023. Si tratta del numero più alto di casi di Dengue importati segnalati dall’inizio della sorveglianza nell’Unione del 2008.
Nei primi mesi del 2024, diversi Paesi hanno già segnalato aumenti sostanziali nel numero di casi di Dengue importati, il che potrebbe suggerire che i numeri potrebbero diventare ancora più alti. 
Per il virus del West Nile, nel 2023, nell’Ue/See sono stati segnalati 713 casi acquisiti localmente in 123 diverse regioni di nove Paesi. 22 di queste regioni sono state registrate come luoghi di infezione per la prima volta. Inoltre, ci sono stati anche 67 decessi. Il conteggio dei casi segnalati è inferiore a quello del 2022, con 1.133 casi umani, ma il numero di regioni colpite è il più alto dal picco del 2018, indicando un’ampia circolazione geografica del virus.

“L’Europa sta già assistendo a come il cambiamento climatico stia creando condizioni più favorevoli affinché le zanzare invasive si diffondano in aree precedentemente non colpite e infettino più persone con malattie come la Dengue. L’aumento dei viaggi internazionali dai Paesi dove la Dengue è endemica aumenterà anche il rischio di casi importati e, inevitabilmente, anche di epidemie locali” ha affermato Andrea Ammon, direttore dell’Ecdc. “Le misure di protezione personale combinate con misure di controllo dei vettori, l’individuazione precoce dei casi, la sorveglianza tempestiva, ulteriori attività di ricerca e di sensibilizzazione sono fondamentali nelle aree d’Europa più a rischio”.

La diffusione
Aedes albopictus, noto per trasmettere i virus Dengue, Chikungunya e Zika, si sta diffondendo più a nord, est e ovest dell’Europa e ora conta popolazioni autosufficienti in 13 paesi dell’Unione.
Aedes aegypti, vettore dei virus della febbre gialla, della Dengue, della Chikungunya e del virus Zika, si è recentemente affermato a Cipro. Il suo potenziale di insediamento in altre parti d’Europa è preoccupante a causa della sua significativa capacità di trasmettere agenti patogeni e della sua preferenza nel mordere gli esseri umani.
La zanzara Culex pipiens, responsabile della diffusione del virus West Nile, è originaria dell’Europa ed è presente in tutta lo spazio economico europeo.

Le cause
L’Ecdc prevede con certezza che il cambiamento climatico avrà un impatto significativo sulla diffusione delle malattie trasmesse dalle zanzare in Europa, attraverso la creazione di condizioni ambientali favorevoli al loro insediamento e alla crescita delle popolazioni. Quest’anno a Siviglia è stato segnalato un caso umano confermato di infezione da virus del Nilo occidentale, acquisito localmente, con insorgenza dei sintomi all’inizio di marzo. Sebbene si tratti di un caso isolato, è evidente che la trasmissione del virus West Nile può verificarsi molto presto nel corso dell’anno, probabilmente a causa delle condizioni nuove climatiche.

Le misure di sicurezza
L’istituzione di misure coordinate di controllo dei vettori è un elemento chiave per la lotta contro le malattie trasmesse dalle zanzare e saranno necessarie ulteriori ricerche per sviluppare strumenti efficienti ma ecologici per gestire le popolazioni di zanzare. Parallelamente, si dovrebbero informare le popolazioni sulle misure semplici da adottare, come la rimozione dell’acqua stagnante nei giardini o nei balconi dove si riproducono le zanzare, l’uso di indumenti che coprano la maggior parte del corpo, l’uso di repellenti per zanzare, l’uso di zanzariere per finestre/porte, oltre a dormire in stanze climatizzate. Affinché queste misure possano essere ampiamente applicate, sono essenziali grandi campagne di sensibilizzazione.

CITATI: ANDREA AMMON
TAG: CAMBIAMENTO CLIMATICO, CHIKUNGUNYA, DENGUE, ECDC, VIRUS WEST NILE, VIRUS ZIKA, ZANZARE

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