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30 Maggio 2024

Dengue, oltre 7,6 milioni casi globali. Casi in Nord Italia, paura per le Olimpiadi in Francia

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha registrato nel 2024 oltre 7,6 milioni di casi di Dengue a livello globale, di cui 3,4 confermati in laboratorio, e più di 3.000 decessi. Il virus si sta ora diffondendo rapidamente in Europa; in vista delle Olimpiadi di Parigi sale la paura per i rischi di trasmissione tra chi viaggerà

di Redazione Vet33


Dengue, oltre 7,6 milioni casi globali. Casi in Nord Italia, paura per le Olimpiadi in Francia

La Dengue continua a rappresentare una seria minaccia per la salute pubblica globale, con oltre 7,6 milioni di casi registrati nel 2024 dalla World Health Organization (Who). La situazione è particolarmente grave in America, dove al 30 aprile il numero di casi ha già superato i 7 milioni. Per quanto riguarda l’Europa, invece, sono stati confermati due casi nel nord Italia. Inoltre, preoccupano le imminenti Olimpiadi, che rappresentano un ulteriore rischio per la propagazione del virus.


La situazione in America
Al 30 aprile, il numero di casi di Dengue registrati in America dalla Who è oltre i 7 milioni. Sebbene negli ultimi cinque anni sia stato segnalato un aumento sostanziale dei casi a livello globale, questo aumento è stato particolarmente pronunciato nella regione delle Americhe, dove è già stato superato il massimo annuale di 4,6 milioni di casi nel 2023.
Anche se i casi sono più comunemente asintomatici o provocano una lieve malattia febbrile, alcuni sviluppano una forma grave, che può comportare shock, emorragie o danni agli organi. Finora 90 Paesi hanno conosciuto una trasmissione attiva del virus nel 2024, ma non tutti sono stati segnalati nei rapporti formali. Inoltre, molti Paesi endemici non dispongono di solidi meccanismi di rilevamento e segnalazione.
Per controllare la trasmissione in modo più efficace, la Who sottolinea che è necessaria una solida sorveglianza in tempo reale, per affrontare le preoccupazioni relative ai potenziali casi non rilevati, alla co-circolazione e alla diagnosi errata, oltre che ai movimenti di viaggio non registrati. Tutti questi fattori, infatti, potrebbero contribuire alla diffusione non riconosciuta della malattia nei Paesi non endemici.
Tra i fattori che maggiormente influenzano la capacità dei Paesi di rispondere a epidemie multiple e simultanee, sottolinea la Who, ci sono la mancanza globale di risorse, e in particolare la carenza di kit diagnostici di buona qualità per una diagnosi precoce della malattia, la mancanza di personale clinico e di controllo dei vettori addestrato e la consapevolezza della comunità.

Due casi nel nord Italia
Intanto, nel Nord Italia sono stati registrati due casi di febbre causati dalla Dengue. Il primo è stato accertato a Trieste dal Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina (Asugi). Per questo caso, il Comune di Trieste ha annunciato “misure preventive di disinfestazione radicale” con l’obiettivo di “effettuare gli interventi di eliminazione dei focolai larvali”.
Il secondo caso, invece, è stato registrato a Pavia in un uomo di ritorno da un viaggio in Sud America. Anche in questo caso, il Comune di Pavia, su richiesta dell’Ats, ha disposto una disinfestazione nel raggio di 200 metri dalla casa del soggetto.

Rischio Olimpiadi 
Durante i prossimi Giochi Olimpici di Parigi, che si terranno dal 26 luglio all’11 agosto, si prospetta un potenziale rischio di contrarre il virus della Dengue, presente nei Paesi sub-tropicali e in rapida diffusione in Europa. Nella capitale francese, infatti, le Olimpiadi attireranno milioni di persone da tutto il mondo, aumentando il rischio di trasmissione. Per proteggersi, è consigliato adottare le stesse misure preventive consigliate in Sud America, come dormire sotto una rete, indossare abiti lunghi e chiari e usare repellenti.

TAG: DENGUE, FRANCIA, ITALIA, OLIMPIADI, PREVENZIONE

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