Alert sanitari
26 Marzo 2024 Mentre il Belgio ha dichiarato di essersi liberato dai casi di influenza aviaria ad alta patogenicità nel pollame, la Francia ha allentato le proprie restrizioni e ha comunicato di aver scelto ufficialmente due aziende – Boehringer Ingelheim e Ceva Animal Health – per la fornitura di vaccini
In Europa, la situazione nelle regioni più colpite da influenza aviaria ad alta patogenicità sembra migliorare. Il Belgio, per esempio, ha ottenuto lo status di Paese esente dalla malattia, potendo riprendere l’esportazione di pollame. La Francia, invece, dopo due mesi di assenza di focolai ha ridotto il livello di rischio. Inoltre, a partire da aprile, ben due aziende – la società tedesca Boehringer Ingelheim e la francese Ceva Animal Health – forniranno vaccini per la campagna nazionale contro la malattia.
La situazione in Belgio
L’Organizzazione mondiale per la salute animale (Woah) ha approvato l’autodichiarazione del Belgio di essere esente da influenza aviaria ad alta patogenicità. L’ultima epidemia di influenza aviaria nel pollame registrata nel Paese risale al 29 dicembre 2023. Il termine delle restrizioni comunicato dalle autorità belghe per la sicurezza alimentare permetterà ai produttori di riprendere le esportazioni di pollame e agli altri Paese di revocare i divieti commerciali.
In Francia
Anche la Francia ha fatto progressi contro la malattia, dopo che tutte le regioni continentali (Loira, Nuova Aquitania, Occitania), come da indicazione nazionale, hanno iniziato la vaccinazione delle anatre. Così, dopo due mesi senza focolai negli allevamenti del Paese, le restrizioni sono state allentate.
“L’abbassamento del livello di rischio consente, da un lato, alle anatre di uscire di nuovo e, dall’altro, la possibilità per altri volatili di stare all’aperto senza alcuna restrizione” ha comunicato il Ministero dell’Agricoltura francese.
Nel mese di ottobre 2023, infatti, la Francia ha lanciato una campagna nazionale per vaccinare tutte le anatre, una delle specie più sensibili al virus, contro l’influenza aviaria. In una prima gara a luglio, il Ministero aveva siglato un accordo con la società tedesca Boehringer Ingelheim per un ordine di 80 milioni di dosi, provocando la protesta di Ceva Animal Health, che ha impugnato la decisione in tribunale. Tuttavia, per non ritardare la campagna di vaccinazione, l’azienda francese ha presto ritirato il suo appello. Ora, dal mese di aprile, dopo una seconda gara di appalto da 61 milioni di dosi, entrambe le società parteciperanno come fornitori.
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