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11 Marzo 2024

Cavallo Atleta. Italia in prima linea per il benessere dei cavalli

Per la prima volta al mondo un Governo ha riconosciuto ufficialmente i cavalli come atleti. Grazie agli sforzi della Federazione Italiana Sport Equestri, il nostro Paese si è posto in prima fila nel dibattito sul benessere dei cavalli

di Redazione Vet33


Cavallo Atleta. Italia in prima linea per il benessere dei cavalli

Il Governo italiano è stato il primo al mondo a riconoscere ufficialmente il cavallo come atleta. La decisione è stata presa a fine gennaio e comunicata durante il convegno “Cavallo Atleta: tutele e prospettive”, organizzato dalla Federazione equestre italiana (Fise) presso la Sala Armi di Palazzo Malvezzi a Bologna. Questo riconoscimento, inserito nella nuova Riforma dello Sport, equipara i cavalli atleti agli uomini e alle donne che praticano gli sport equestri.


La riforma
Questa iniziativa rappresenta un traguardo importante per il mondo degli sport equestri, sottolineando l’importanza del benessere dei cavalli e il loro ruolo fondamentale nelle competizioni sportive. È un passo significativo che attribuisce al cavallo un valore morale e legale, riconoscendolo come un vero atleta.

“Il cavallo è un compagno di vita e di sport che abbiamo sempre considerato come un atleta. Oggi è anche la legge a riconoscerlo come tale” ha commentato Marco Di Paola, Presidente Fise.

La normativa fa sì che un cavallo venga definito “cavallo atleta” quando ricorrono specifici requisiti:
● è registrato Fise;
● è dichiarato non destinato al consumo umano.
Alla conferenza erano presenti anche rappresentanti della Federazione equestre internazionale (Fei), del Ministero della Salute italiano e dell’International Jumping Riders Club (Ijrc).

La Direttrice dell’Ijrc Eleonora Ottaviani, intervenuta durante il dibattito, ha dichiarato: “Questa legge offre l’opportunità di riconoscere finalmente il cavallo come soggetto, e non più oggetto, nel nostro sport. Il benessere e il benessere dei cavalli sono da tempo un’area di reciproca collaborazione tra l’Ijrc e la Fei.

Questo riconoscimento è “certamente uno sviluppo interessante” ha affermato Roly Owers, Ceo di World Horse Welfare. “Chiaramente – ha continuato – qualsiasi passo che protegga meglio i nostri partner equini deve essere accolto con favore, soprattutto perché dobbiamo riconoscere che la partnership tra l’atleta umano e quello equino non potrà mai essere paritaria. I cavalli fanno completamente affidamento su di noi per la loro cura e il loro benessere e, che siano atleti o meno, sono pur sempre cavalli e devono essere trattati come tali. Il vero test per questo atto legislativo unico è che cosa ci guadagnano i cavalli e se questo si traduce in miglioramenti per loro dimostrabili”.

La Fise, inoltre, ha aggiunto che l’iniziativa costituirà la base per ulteriori sviluppi futuri, in particolare per quanto riguarda il trasporto dei cavalli e i controlli veterinari, sia a livello nazionale che comunitario.

CITATI: ELEONORA OTTAVIANI, MARCO DI PAOLA, ROLY OWERS
TAG: CAVALLI, FEI, FISE, INTERNATIONAL JUMPING RIDERS CLUB

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