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20 Febbraio 2024

Dengue, allarme epidemiologico nelle Americhe. Da inizio anno più 157% di casi

L’Organizzazione Panamericana della Sanità insieme all’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato i dati sulla diffusione della Dengue nelle Americhe. Da inizio 2024 si assiste a un più 157% dei casi rispetto al 2023

di Redazione Vet33


Dengue, allarme epidemiologico nelle Americhe. Da inizio anno più 157% di casi

L’Organizzazione Panamericana della Sanità (Pan American Health Organization, Paho) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Who) in un documento congiunto hanno ribadito l’importanza di intensificare gli sforzi e le azioni per il controllo della zanzara Aedes aegypti, e di proseguire con la sorveglianza, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo dei casi di Dengue. Nel documento sono specificate quali misure essenziali adottare ed è sottolineata la necessità di rafforzare le campagne di sensibilizzazione, ridurre i siti di riproduzione delle zanzare e incoraggiare la richiesta di cure mediche tempestive.


I dati
L’incidenza globale della Dengue è aumentata considerevolmente negli ultimi due decenni, a livello mondiale, ma soprattutto nella regione delle Americhe, dove si registra l’80% dei casi totali. Il 5 dicembre 2023, Paho e Who hanno emesso un allarme epidemiologico relativo all’aumento dei casi nella subregione dell’Istmo Centroamericano e del Messico, sottolineando sia l’identificazione di sierotipi, principalmente DENV-3, che non circolavano in precedenza in alcune aree da diversi anni, sia la vicinanza con l’inizio della stagione estiva in Sud America.
Nel 2023, il maggior numero di casi di dengue è stato segnalato nella Regione delle Americhe, con un totale di 4.565.911 casi, di cui 7.653 (0,17%) gravi e 2.340 decessi. Questa situazione di alta trasmissione si è prolungata fino al 2024, quando sono stati segnalati 673.267 casi in sole 5 settimane, di cui 700 gravi (0,1%) e 102 fatali. Questa cifra rappresenta un aumento del 157% rispetto allo stesso periodo del 2023 e del 225% rispetto alla media degli ultimi 5 anni.
Nel corso del 2023, sono stati 23 i Paesi e territori che hanno registrato focolai di Dengue con un numero di casi eccessivo rispetto alla aspettativa: Argentina, Belize, Bolivia, Brasile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Dominicana, Ecuador, Grenada, Guadalupa, Guatemala, Honduras, Saint Martin, Giamaica, Martinica, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Porto Rico, Saint Barthélemy e Suriname. Nelle prime 5 settimane del 2024, ben 11 Paesi e territori hanno registrato aumenti: Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Guadalupa, Guyana francese, Martinica, Messico, Paraguay e Perù.
Da queste analisi nascono le indicazioni contenute nel documento, tra cui “l’importanza di intensificare gli sforzi e le azioni per il controllo della zanzara Aedes aegypti (principale vettore di trasmissione), oltre a proseguire con la sorveglianza, la diagnosi precoce e la trattamento tempestivo dei casi di dengue”, “adottare misure essenziali nell’organizzazione della rete dei servizi sanitari per semplificare l’accesso dei pazienti e garantire una gestione efficace, prevenendo complicazioni e decessi legati a questa malattia” e “rafforzare le campagne di sensibilizzazione per aumentare la partecipazione della comunità, ridurre i siti di riproduzione delle zanzare e incoraggiare la richiesta di cure mediche tempestive”.

TAG: AMERICHE, DENGUE, PAOH, WHO

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