Sostenibilità
16 Gennaio 2024 Il progetto di monitoraggio della biodiversità altomontana del Parco Nazionale della Maiella rientra tra le ricerche innovative finanziate dal Cnr, nell’ambito delle risorse stanziate dal Pnrr
Il Parco Nazionale della Maiella è riuscito a ottenere i finanziamenti del bando pubblico istituito dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per sostenere un progetto di monitoraggio, valorizzazione e ripristino della biodiversità in aree protette, all’interno del programma di ricerca del Centro Nazionale della Biodiversità (Nbfc, National Biodiversity Future Center), a valere sulle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).
Il progetto Maia
La proposta finanziata di “Monitoraggio di habitat e specie animali interessate dai cambiamenti climatici” con cui i tecnici dell’Ente Parco, insieme agli Atenei di Perugia e Teramo, seguiranno le attività multi-taxa e multi-livello, a medio e lungo termine, di monitoraggio della biodiversità in diversi ambienti d’alta quota, con particolare attenzione a specie interessate dagli effetti dei cambiamenti climatici, è definita dall’acronimo Maia (Monitoraggio della Biodiversità Altomontana del Parco Nazionale della Maiella).
Tra gli obiettivi del progetto rientra valutare stato, pressioni, vulnerabilità e capacità di resistenza delle specie osservate, e individuare eventuali interventi da attuare per garantir loro uno stato di conservazione soddisfacente.
I cambiamenti climatici si riflettono maggiormente sulle componenti che mostrano una bassa valenza ecologica (stenoecie), tra le quali vi sono molte specie vegetali e animali che vivono sopra il limite superiore del bosco in Appennino, e che vengono chiamate anche “relitti glaciali” o a ridotta distribuzione geografica.
Il Massiccio della Maiella, infatti, è interessato da oltre 20 studi sulla vegetazione erbacea nelle aree d’alta quota con la rete europea di monitoraggio ecologico del progetto Gloria (GLObal Research Initiative in Alpine ecosystems), coordinato per l’Italia centrale dall’Università degli Studi del Molise con la collaborazione dell’Ente Parco.
Per il Direttore del Parco Luciano Di Martino, “l’accesso a questo finanziamento è stato possibile grazie alla chiara e riconosciuta professionalità dei colleghi dei Servizi Biodiversità e Veterinario, che hanno sempre attuato ricerche condivise utili ad interpretare le modifiche territoriali in relazione alla reale necessità di conservazione di habitat e specie, portando sempre sul territorio azioni emblematiche e concrete a difesa della biodiversità”.
Le fasi del progetto
Il nuovo progetto si svilupperà in 4 azioni principali, distribuite in 20 mesi, da marzo 2024 a ottobre 2025:
“La biodiversità d’alta quota della Maiella” ha commentato il Presidente Lucio Zazzara “richiede grande impegno e attenzione nel monitoraggio e nella conservazione. In questo progetto abbiamo voluto inserire metodologie innovative ma anche la comunicazione e la sensibilizzazione degli stakeholder, strategici per la buona riuscita delle misure di conservazione”.
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