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09 Ottobre 2023

Progetto Life Turtlenest, cani addestrati per salvare tartarughe marine

I Tarta Dogs saranno addestrati dall’Enci per trovare i nidi della specie Caretta caretta, così da aiutare l’attività di monitoraggio coordinata da Legambiente  

di Redazione Vet33


Progetto Life Turtlenest, cani addestrati per salvare tartarughe marine

L’addestramento di cani per cercare i nidi di tartaruga marina e metterli in sicurezza è l’attività svolta dall’Enci e coordinata da Legambiente per salvaguardare la specie Caretta caretta.

L’attività di addestramento dei Tarta Dogs, cani che con il loro fiuto sono capaci di scovare i nidi delle tartarughe, rientra nel progetto Life Turtlenest, cofinanziato dal programma «Life» dell’Unione europea e coordinato da Legambiente con l’appoggio dell’Ente Nazionale Cinofilia Italiana (Enci).


La situazione attuale
L’estate 2023 ha segnato un record nella storia delle nidificazioni in Italia e, in particolare, nel Lazio. A livello nazionale sono stati registrati oltre 400 nidi deposti (123 nel 2022), di cui 16 sulla costa laziale. A causa dell’innalzamento delle temperature, infatti, le Caretta caretta hanno iniziato a individuare le coste del Mediterraneo occidentale come luoghi per formare nuove colonie.
Mentre prima la nidificazione regolare avveniva esclusivamente nel Mediterraneo orientale, principalmente in Libia, Grecia, Turchia e Cipro, negli ultimi due decenni gli esperti hanno registrato un numero crescente di nidificazioni lungo le coste italiane, francesi e spagnole.


Il progetto
L’incremento delle nidificazioni “ha determinato l’aumento dell’attenzione sulla salvaguardia delle tartarughe marine. Life Turtlenest è nato proprio per dare una risposta a tale emergenza, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica, campagne di sensibilizzazione e la sperimentazione di nuove metodologie per la ricerca dei nidi, come l’ausilio delle unità cinofile”, spiega Stefano Di Marco, coordinatore dell’Ufficio progetti di Legambiente e Project Manager. “Oltre all’utilizzo dei droni, l’ausilio fornito dall’Enci sarà di fondamentale importanza per individuare quelle tracce che sfuggono all’occhio umano, ma che le abilità di cani ben addestrati possono trovare. I corsi di formazione rappresentano un primo passo in questa direzione, un preludio delle attività di monitoraggio, che partiranno dal maggio 2024, la prossima stagione di nidificazione”.

Dino Muto, Presidente di ENCI ha aggiunto che il “progetto prevede un periodo di formazione teorico pratico di altissimo livello interdisciplinare, finalizzato a specializzare dei binomi che possano rappresentare un supporto significativo alle operazioni di ricerca. L’obiettivo dei Tarta dog è, nel rispetto di protocolli scientifici, il pattugliamento delle spiagge per aiutare i ricercatori ad individuare i siti di deposizione delle tartarughe marine senza arrecare alcun disturbo alla fauna presente negli ambienti costieri”.

Al fine di formare binomi idonei per l’individuazione dei siti di nidificazione della tartaruga Caretta caretta, Enci ha previsto un test di ammissione per unità cinofile. La selezione è riservata agli addestratori e l’esame mira a testare le competenze del cane nella detection su un odore neutro in un ambiente realistico nel quale saranno successivamente chiamate ad operare le unità cinofile del progetto Life Turtlenest. Nel maggio 2024 le prime unità cinofile specializzate inizieranno a monitorare i litorali laziali.


Life Turtlenest
Life Turtlenest è un progetto cofinanziato dall’Unione Europea attraverso il programma «Life» e coordinato da Legambiente, finalizzato al miglioramento della conservazione della tartaruga marina comune (Caretta caretta) in Italia, Spagna e Francia, attraverso attività di monitoraggio, messa in sicurezza dei nidi, ricerca scientifica e campagne di informazione e sensibilizzazione.

CITATI: DINO MUTO, STEFANO DI MARCO
TAG: CANI, ENCI, LEGAMBIENTE, TARTARUGA

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