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16 Marzo 2023 Nessuna predilezione per età e sesso del cane, lo starnuto inverso presenta invece una possibile correlazione con la taglia. Uno studio osservazionale su 30 esemplari.
Lo starnuto inverso (RS) è un disturbo diffuso, che di frequente spinge a chiedere un consulto veterinario. Tuttavia, le informazioni cliniche sono scarse. Uno studio si è occupato di descrivere le caratteristiche cliniche in una coorte di 30 cani con RS. Con valutazione retrospettiva sono poi stati presi in considerazione la presentazione del caso, le caratteristiche cliniche, i risultati dei test diagnostici, la diagnosi finale e l'evoluzione. Tra le evidenze è emerso che il sesso e lo stato di castrazione erano equamente distribuiti nelle categorie di diagnosi. Qualche variazione diagnostica, invece, si è avuta in funzione della taglia degli animali: lo starnuto inverso, infatti, si è manifestato specialmente in animali di taglia toy o piccola (50% e 27%, rispettivamente). Incidenza minore invece nei cani di taglia media o grande (17% e 7%). Nel 67% dei casi, inoltre, lo starnuto inverso è stato la principale preoccupazione del proprietario. La cronicità ha riguardato il 60% delle rilevazioni con manifestazioni per più di 3 mesi e con più di un episodio a settimana (60%). La maggior parte dei casi presentava un segno clinico respiratorio aggiuntivo (63%) e un esame obiettivo insignificante (63%). Disturbi infiammatori delle vie aeree erano presenti nel 57% dei casi, seguiti da disturbi anatomo-funzionali (27%) e da corpi estranei nasali/nasofaringei (10%). Due cani (7%) sono rimasti con diagnosi aperte. Gli episodi di RS erano persistenti nonostante il trattamento nel 61% dei cani con follow-up. Sebbene alcuni cani manifestino rari episodi di RS, essendo altrimenti normali, lo starnuto inverso dovrebbe essere considerato un marker di potenziale irritazione della mucosa nasofaringea e dovrebbe essere sempre sufficientemente indagato.
Reverse Sneezing in Dogs: Observational Study in 30 Cases - https://doi.org/10.3390/vetsci9120665
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