Gatti
22 Dicembre 2022 E’ possibile parlare di invecchiamento renale del gatto, proprio come nell’uomo? Uno studio istopatologico in animali senza malattia renale.
Nell'uomo, l'invecchiamento renale è associato a una maggiore frequenza di glomerulosclerosi, fibrosi interstiziale, infiammazione e atrofia tubulare. Ad oggi, pochi studi, invece, hanno valutato l'istopatologia dell'invecchiamento renale nei gatti. Per questo, di recente, uno studio di matrice statunitense si è posto l’obiettivo di descrivere la frequenza delle lesioni istopatologiche renali nei gatti senza malattia renale.
Lo studio
Sono stati coinvolti in uno studio trasversale del tessuto renale 74 gatti senza malattia renale, suddivisi in 4 coorti, in base all’età: 0-4 anni (giovani, n = 18); 5-9 anni (maturi, n = 16); 10-14 anni (anziano, n = 34), 15+ anni (geriatrico, n = 6).
Oggetto di valutazione sono state la glomerulosclerosi, l'atrofia tubulare, l'infiammazione interstiziale e la fibrosi e la presenza o l'assenza di lipidi nell'interstizio e nei tubuli.
Risultati
Per quanto attiene alla glomerulosclerosi, si è visto che essa era correlata positivamente con l'età (r = 0,48; P <0,0001): dagli esami è infatti emerso che i gatti geriatrici ne soffrivano in maniera significativamente maggiore rispetto ai gatti maturi (p = 0,01) e giovani (p = 0,004). Stessa cosa anche per i gatti anziani rispetto ai gatti giovani (P = 0,006). Inoltre gli esiti hanno rivelato che i gatti geriatrici presentavano un'atrofia tubulare significativamente maggiore rispetto ai gatti maturi (p = 0,02) e giovani (p <0,0001) così come i gatti anziani rispetto ai giovani (P <0,0001). Anche l’infiammazione nei gatti geriatrici è apparsa significativamente maggiore rispetto a quella dei gatti anziani (P = 0,02), maturi (P = 0,01) e giovani (P <0,0001). E negli esemplari anziani in rapporto a quelli giovani (P = 0,004). Stessa progressione correlata all’età, infine, anche per quanto attiene alla fibrosi, alla frequenza dei lipidi tubulari (giovani: 28%; maturi: 56%; anziani: 79%; geriatrici: 100%) e a quella dei lipidi interstiziali (giovani: 22%, maturi: 56%, anziani: 85%, geriatrico: 100%).
Se ne conclude, dunque, che vi sono prove evidenti di invecchiamento renale nei gatti, naturalmente tali cambiamenti implicano che il rene che invecchia può essere più suscettibile alle lesioni e alla guarigione compromessa.
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