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24 Novembre 2022

Un inibitore del gene PI3K contro un cancro canino molto aggressivo

L'Università della Pennsylvania sta studiando un nuovo trattamento per rallentare la diffusione di un cancro canno devastante: l'emangiosarcoma splenico metastatico 


Un inibitore del gene PI3K contro un cancro canino molto aggressivo

La School of Veterinary Medicine dell'Università della Pennsylvania ha attivato uno studio per determinare se il principio attivo copanlisib (già utilizzato in chemioterapia) possa prolungare i tempi di sopravvivenza dei cani con un cancro aggressivo come l'emangiosarcoma e quali siano i margini di sicurezza del trattamento. Lo studio parte dalla scoperta che circa il 50% di tutti i casi di emangiosarcoma splenico canino contiene una mutazione nel gene PI3K. Il copanlisib  funzionerebbe proprio come inibitore del gene PI3K così da rallentare la crescita delle cellule tumorali. Lo studio prevede uno schema di dosaggio incrementale per determinare quale sia il più efficace e il meglio tollerato. Ad ogni paziente verrà assegnata  - una volta alla settimana per tre settimane (la quarta sarà di riposo) - una dose specifica di copanlisib. Questo ciclo verrà ripetuto per quattro volte. Alla fine dei quattro cicli, i pazienti avranno 5 visite di follow-up durante il primo anno per determinare se vi siano recidive. 

Requisiti per partecipare allo studio

Perché i pazienti possano essere sottoposti ai quattro cicli devono possedere requisiti precisi:

  • L’emangiosarcoma deve essere limitato alla milza, che – prima dello studio – dovrà essere trattata con rimozione chirurgica.
  • Nessuna evidenza di malattia metastatica deve essere presente
  • Il peso del paziente deve essere di almeno 10 kg (22 libbre)
  • Il numero di globuli rossi deve essere adeguato
  • Il soggetto non deve contemporaneamente essere in trattamento oncologico (chemioterapia o farmaci o integratori alternativi / olistici)
  • Non devono essere presenti altri problemi di salute, in grado di mettere a repentaglio la vita del paziente (come per esempio, malattie renali, epatiche o cardiache o problemi di coagulazione del sangue).

TAG: COPANLISIB, EMANGIOSARCOMA CANINO, GENE PI3K, MILZA, UNIVERSITà DELLA PENNSYLVANIA

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