Bovini
19 Marzo 2024 In Brasile è stata generata una mucca transgenica in grado di produrre insulina umana nel latte. Questo procedimento permetterebbe di coprire la crescente domanda mondiale di insulina umana per il trattamento del diabete, riducendo anche i costi di produzione
In Brasile, un gruppo di ricercatori dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign e dell’Università di San Paolo ha modificato geneticamente le ghiandole mammarie di una mucca per produrre insulina umana nel suo latte. L’impresa è riuscita con successo e i risultati della ricerca sono stato pubblicati sul Biotechnology Journal. Il nuovo metodo potrebbe rappresentare un importante avanzamento nella gestione del diabete, poiché riduce notevolmente i costi di produzione dell’insulina e la carenza dei farmaci per i pazienti malati.
Lo studio
In Brasile, i ricercatori dell’Università di San Paolo hanno inserito in dieci nuclei cellulari di embrioni bovini un segmento di Dna umano con le istruzioni per produrre proinsulina esclusivamente nelle ghiandole mammarie. Gli embrioni transgenici sono stati trasferiti alle mucche riceventi; dopo l’impianto in utero, solo un embrione è riuscito a svilupparsi, portando alla nascita di una vitella transgenica. Questa, una volta raggiunta la maturità, è stata sottoposta a inseminazione artificiale per indurre una gravidanza e quindi una lattazione spontanea, ma i tentativi non hanno avuto successo. I ricercatori hanno allora indotto la produzione di latte attraverso una stimolazione ormonale. In questo modo hanno ottenuto una quantità di latte inferiore a quella che avrebbero avuto dopo la nascita di un vitello, ma comunque sufficiente per poter rilevare la presenza di proinsulina e, a sorpresa, anche insulina umana.
“Madre Natura ha progettato la ghiandola mammaria come una fabbrica per produrre proteine in modo davvero, davvero efficiente. Possiamo trarre vantaggio da questo sistema per produrre una proteina che può aiutare centinaia di milioni di persone in tutto il mondo” ha dichiarato Matt Wheeler, docente presso il Dipartimento di scienze animali dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign e coordinatore dello studio. “Il nostro obiettivo era quello di produrre proinsulina da purificare e trasformare in insulina, ma la mucca l’ha già processata da sola. La ghiandola mammaria è qualcosa di magico”.
Dato che la lattazione è stata indotta, il volume di latte prodotto è risultato inferiore a quello previsto, e l’insulina e la proinsulina presenti solo in pochi grammi per litro. Gli autori dello studio hanno fatto delle ipotesi, facendo una stima conservativa: se una mucca producesse un solo grammo di insulina per litro di latte, considerando che una mucca di tipo Holstein (frisona) produce circa 40-50 litri al giorno, si otterrebbe una quantità assai significativa di ormone (infatti, un’unità di insulina equivale a circa 0,0347 milligrammi).
I ricercatori stanno già pianificando di clonare la mucca transgenica per ottenere nuovi esemplari su cui ritentare l’inseminazione per ottenere una lattazione spontanea. Il team pensa anche di creare dei tori transgenici da fare accoppiare con le femmine, così da ottenere dei vitelli con cui avviare un piccolo allevamento. Secondo le prime stime, si potrebbe rapidamente competere con gli attuali metodi di produzione dell’insulina.
“Ciò significa che ogni grammo equivale a 28.818 unità di insulina” ha commentato Wheeler. “Mi immagino un futuro in cui una mandria di 100 capi, l’equivalente di una piccola azienda agricola dell’Illinois o del Wisconsin, potrebbe produrre l’insulina necessaria per tutto il Paese. E con una mandria più grande si potrebbe produrre l’intera fornitura mondiale in un anno”.
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