Cani
13 Dicembre 2023 Le enteropatie croniche nei cani sono malattie gastrointestinali frequenti e frustranti, che impattano significativamente sulla qualità di vita degli animali e dei loro proprietari. Un nuovo approccio mira a ripristinare l’equilibrio microbico intestinale introducendo il microbiota sano del donatore nell’animale malato
Le enteropatie croniche (Ec) sono caratterizzate da sintomi gastrointestinali persistenti come vomito e diarrea, spesso della durata di tre o più settimane. Al centro delle Ec vi è la disbiosi, uno squilibrio nella comunità microbica intestinale che compromette varie funzioni biologiche cruciali come il metabolismo dei nutrienti, l’addestramento del sistema immunitario e la resistenza ai patogeni.
I trattamenti tradizionali, inclusi cambiamenti dietetici, interventi farmacologici e probiotici, spesso producono risultati variabili e incompleti. Un nuovo approccio, il trapianto di microbiota fecale (Fmt), mira a ripristinare l’equilibrio microbico intestinale introducendo il microbiota sano del donatore nell’animale malato, potenzialmente invertendo la disbiosi e i suoi sintomi.
L’esperimento
Uno studio riporta i risultati incoraggianti di un trapianto fecale su un cane di 9 anni affetto da enteropatia cronica da 3 anni.
Nonostante vari trattamenti, tra cui cambiamenti nella dieta e farmaci, la condizione del soggetto mostrava pochi miglioramenti ed è stato allora proposto come trattamento alternativo. Il cane ha subito due trattamenti Fmt, a distanza di otto mesi l’uno dall'altro, utilizzando capsule provenienti da due donatori diversi, etichettati Donor_1 e Donor_2. Lo studio ha coinvolto anche una popolazione di controllo di 94 cani sani per l’analisi comparativa. La sequenza ad alto rendimento (Hts) è stata utilizzata per monitorare e caratterizzare i cambiamenti nella comunità microbica intestinale durante il trattamento.
Dopo l’Fmt, il soggetto ha mostrato significativi miglioramenti della salute. Gli episodi di diarrea e vomito non alimentare sono stati ridotti, e c’è stato un aumento del peso corporeo del 20%. Nessun effetto collaterale legato è stato riportato dai proprietari. Nel complesso, l’indice di attività clinica dell’enteropatia cronica canina (Ccecai) è sceso a 0, indicando una sostanziale riduzione della gravità della malattia.
I risultati
L’analisi del microbioma ha rivelato cambiamenti nella composizione e nella diversità microbica dopo l’Fmt. In particolare, un trend crescente in tre indici di diversità alfa indicava un miglioramento generale della salute microbica intestinale, allineandosi più strettamente con la popolazione di controllo sana. Questo cambiamento era teoricamente compatibile con l’introduzione di nuove specie microbiche dal donatore, portando a un iniziale aumento della ricchezza microbica. In particolare, i taxa che hanno mostrato la maggior variazione nel microbioma intestinale del paziente dopo il trattamento erano Paraprevotellaceae e Prevotellaceae, famiglie centrali spesso impoverite nei cani con malattia infiammatoria intestinale idiopatica. Lo studio ha anche osservato diminuzioni nelle famiglie associate alla disbiosi, come Helicobacteraceae ed Enterobacteriaceae.
Questo caso di studio dimostra il potenziale del trapianto di microbiota fecale nel trattamento delle enteropatie croniche refrattarie ai trattamenti convenzionali. Sebbene l’Fmt nella pratica veterinaria sia ancora in fase di sviluppo e richieda ulteriori ricerche, questo studio contribuisce a fornire preziose intuizioni.
A cura di Francesca Innocenzi
TAG: CANE, ENTEROPATIA CRONICA, MICROBIOTA, MICROBIOTA FECALESe l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
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