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20 Ottobre 2023

Morsi di cane, le implicazioni medico-legali. Le indicazioni da una review

È stata pubblicato sulla rivista Forensic Science International una review sulle implicazioni medico-legali del morso di cane. Secondo gli studi è necessario un approccio multidisciplinare, tra medicina forense e veterinaria


Morsi di cane, le implicazioni medico-legali. Le indicazioni da una review

I morsi di cane rappresentano una significativa preoccupazione per la salute pubblica globale poiché sono la ferita più comune causata da animali. Uno studio analizza l’importanza dell’analisi dei morsi per ricostruire gli eventi che portano a un’aggressione e individuare il cane responsabile, con un approccio condiviso tra medici forensi e medici veterinari.

Negli Stati Uniti d’America circa 4,5 milioni di persone vengono morse ogni anno e di queste circa 885.000 cercano un trattamento medico, mentre 20 muoiono. Altri Paesi ad alto reddito hanno tassi di incidenza e mortalità comparabili. In Europa, tra il 1995 e il 2016, c’è stato un significativo aumento nel numero di decessi associati agli attacchi da cani. Nei Paesi a basso e medio reddito, i tassi di mortalità da morsi di cane sono invece molto più elevati a causa dell’infezione da rabbia.
Sebbene la maggior parte dei morsi di cane provochi lesioni lievi, possono verificarsi conseguenze gravi e addirittura fatali. Nel caso di lesioni gravi o mortali, è fondamentale un approccio multidisciplinare. I patologi forensi devono condurre un’indagine approfondita sulla scena del crimine, identificare i fattori di rischio, esaminare le lesioni della vittima le caratteristiche del cane sospettato.


Lo studio
Lo studio recentemente pubblicato ha analizzato sistematicamente la letteratura sul tema dal 1980 al 2023, con l’obiettivo di fornire un’analisi delle implicazioni medico-legali dei morsi di cane nella pratica forense, al fine di riconoscere le caratteristiche delle vittime dei morsi, le lesioni e le loro relative conseguenze, e identificare i cani aggressori.
Nello specifico sono stati valutati in maniera approfondita i seguenti aspetti:

  • le caratteristiche del cane mordeur
  • le caratteristiche della vittima del morso
  • la distribuzione anatomica dei morsi di cane
  • le lesioni correlate ai morsi di cane
  • la causa di morte
  • le caratteristiche del morso
  • l’identificazione del cane
  • la depredazione post-mortem del cane

Lo studio ha sottolineato che le caratteristiche dei cani morsicatori e delle loro vittime non sono cambiate significativamente negli ultimi decenni. Infatti, gli attacchi più gravi o fatali sono perpetrati nel 75% dei casi da giovani maschi interi in cattive condizioni di salute, inadeguatamente addestrati o privi di socializzazione. Le razze maggiormente rappresentate sono Bull terrier, Mastiff, cani nordici da slitta, Spitz asiatici, Pastore tedesco, ma anche il Pintcher, per il quale però le lesioni sono di minor gravità.
Le vittime più comuni sono i bambini, che subiscono lesioni al viso e alla testa. Vale la pena menzionare il fatto che i cani possono mordere i bambini, anche neonati, senza provocazione apparente e tali incidenti sono spesso categorizzati come predazione opportunistica piuttosto che come aggressione manifesta. Dopo i bambini, il gruppo maggiormente coinvolto è rappresentato dagli anziani over 70, che hanno più difficoltà a difendersi.
Le metodologie di identificazione dei cani sono avanzate negli ultimi quarant’anni. La genetica forense ha sviluppato metodi sempre più sensibili e specifici, comprese tecniche basate sull’amplificazione di Str da tracce di saliva. Inoltre, il Pannello Mps, che è ancora in fase di ricerca per la fenotipizzazione del Dna del cane, rappresenta un progresso più recente in questo campo.
Un altro settore di ricerca in espansione riguarda i metodi biologici molecolari per il rilevamento di marcatori genetici salivari di Streptococcus oralis e Pasteurella canis. L’odontoiatria forense si è evoluta per incorporare materiali sintetici che consentono confronti tridimensionali degli archi dentali utilizzando repliche, eliminando la necessità di danneggiare l’animale. I materiali utilizzati sono diventati progressivamente più morbidi ed elastici per replicare meglio le forme dei denti. Il parametro primario che è stato costantemente di interesse nel corso degli anni è la distanza inter-canina, poiché i denti canini lasciano i segni più identificabili. Tuttavia, è importante notare che questa tecnica presenta ancora delle limitazioni a causa del grado di distorsione, rendendo indesiderabili e irresponsabili conclusioni di assoluta certezza.
Ulteriori studi, che coinvolgono la riproduzione sperimentale di segni di morso sulla pelle umana, potrebbero aiutare a valutare i fattori di distorsione della pelle e identificare ulteriori parametri.


Pertanto, nelle valutazioni medico-legali dei casi di morsi di cane, è imperativo adottare un approccio multidisciplinare che comprenda un’analisi completa della scena del crimine, dei fattori di rischio, delle caratteristiche di cani e vittime, nonché delle caratteristiche delle lesioni. Questo approccio consente la condivisione di competenze tra professionisti della medicina forense umana e veterinaria.

A cura di Francesca Innocenzi

TAG: CANE, MEDICINA FORENSE VETERINARIA, MORSO DI CANE

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