Professione
02 Agosto 2022 Anche se non è l’abito a fare il monaco, è vero pure che i proprietari di pet non sono indifferenti all’abbigliamento del veterinario. Casual o professionale che sia, sono scrub e camice a fare la differenza.
Il rapporto veterinario-cliente è fondamentale nell'erogazione delle cure in medicina veterinaria, forse più del rapporto medico-paziente. Uno dei fattori in grado di influenzare questa relazione è proprio l’aspetto del veterinario. Nella letteratura medica, molti studi esaminano l'impatto dell'abbigliamento sull'atteggiamento dei pazienti nei confronti dei medici, con una varietà di risultati. Per quanto attiene invece all’ambito veterinario, la letteratura sul tema è piuttosto circoscritta. Tuttavia, emerge piuttosto chiaramente che il dress code gioca una parte importante nell’opinione (talvolta anche inconscia) maturata dai proprietari.
Partiamo dall’Indagine sugli effetti dell'abbigliamento dei veterinari sulle valutazioni di fiducia, fiducia e comfort in un campione di proprietari di animali domestici in Canada, pubblicato sul Journal of American Veterinary Medical Association dai ricercatori dell'Ontario Veterinary College (OVC) presso l'Università di Guelph in Ontario, Canada.
Nel corso di questo sondaggio, a 449 proprietari di animali domestici sono state mostrate fotografie di veterinari maschi e femmine in varie combinazioni di abbigliamento formale (camicie bianche e pantaloni/gonna neri per il modello femminile) e casual (pantaloni cachi con polo bianche), nonché come combinazioni di camici chirurgici con jeans e pantaloni cachi, con una sola opzione che includeva un camice bianco. Ai partecipanti è stato chiesto di valutare ogni foto in base a tre parametri: comfort, fiducia e sicurezza. Il 71% degli intervistati ha indicato che l'abbigliamento dei veterinari era importante ed era pure l'unica variabile in grado di influenzare tutti i parametri (comfort, fiducia, sicurezza). Il camice chirurgico è stato giudicato come l'abito preferito, seguito da vicino dai camici bianchi.
Risultati molto simili (anche se non del tutto) sono emersi anche da un secondo studio: Effetto dell'abbigliamento sulle percezioni del cliente dei veterinari, pubblicato su The Veterinary Journal dai ricercatori della School of Veterinary Medicine dell'Università del Wisconsin (UW).
Questo studio ha sondato le opinioni di 505 clienti di un grande ospedale, reclutati nella sala d’attesa per piccoli animali. Ad essi sono state mostrate otto fotografie di veterinari maschi e femmine in quattro diversi abiti che vanno dal business casual allo scrub chirurgico. Lo studio UW includeva anche un camice bianco da laboratorio, indossato sopra lo scrub o sopra i pantaloni cachi. I ricercatori hanno quindi chiesto ai partecipanti di dare la propria valutazione. In questo caso, i clienti hanno percepito i veterinari che indossavano camici da laboratorio bianchi come più competenti e in grado di metterli maggiormente a proprio agio. Il camice bianco, stavolta, ha avuto la meglio sugli scrub chirurgici. Ma, attenzione: questi sono comunque preferiti all’abito da lavoro casual. Da un confronto di questi risultati, emerge dunque, come l'abbigliamento dei veterinari sia una forma di comunicazione non verbale in grado di informare le prime impressioni dei clienti e influenzarne la fiducia. Pertanto, nell’ottica di creare un clima accogliente, anche il dress code dl veterinario andrebbe tenuto in debita considerazione.
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