Professione
05 Settembre 2024Inail e Anmvi hanno collaborato alla stesura di un documento per sensibilizzare i medici veterinari sui rischi professionali legati all’esposizione ai farmaci pericolosi
Un documento realizzato in collaborazione tra INAIL e ANMVI approfondisce il tema della sicurezza sul lavoro nel settore veterinario concentrandosi sull’uso sicuro dei farmaci pericolosi (Hazardous Medicinal Products, HMPs). L’approfondimento, ispirato dalle linee guida europee del 2023, mira a colmare una lacuna significativa nella percezione dei rischi professionali tra i medici veterinari, fornendo strumenti per proteggere anche gli assistenti, i tecnici e tutti coloro che, direttamente o indirettamente, entrano in contatto con questi medicinali.
INAIL e ANMVI hanno pubblicato un documento, Approfondimenti sull’uso in sicurezza di farmaci pericolosi nel settore veterinario, alla luce delle Linee Guida della Commissione Europea, con l’obiettivo di approfondire il tema introdotto nel documento Ue Guidance for the safe management of hazardous medicinal products at work, ovvero l’esposizione professionale agli HMPs anche in ambito veterinario.
L’introduzione di questo tema nella Direttiva (UE) 2022/431 è stata un’importante novità rispetto alla Direttiva 2004/37/CE sulla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti da un’esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro. Nel settore veterinario, infatti, nonostante il cospicuo impiego di farmaci in cliniche, ospedali e ambulatori veterinari ed in contesti esterni (quali allevamenti, bioparchi e nell’ambito di terapie domiciliari), gli aspetti di prevenzione e di protezione degli operatori sono spesso sottovalutati rispetto all’ambito sanitario umano, a causa di una diversa percezione del rischio.
Le problematiche connesse all’esposizione professionale nell’ambito delle strutture veterinarie riguardano non solo le attività esercitate nelle cliniche, negli ospedali o negli ambulatori veterinari per la cura degli animali, ma anche quelle esercitate “su campo”, come terapie domiciliari o condotte nei canili/gattili, nelle aziende zootecniche, sugli animali esotici e selvatici dei parchi zoologici, sugli animali da esperimento e sui mezzi mobili di soccorso.
L’esposizione professionale agli HMPs in campo veterinario può verificarsi in tutte le fasi della manipolazione, coinvolgendo medici veterinari, studenti, assistenti e tecnici veterinari, nonché addetti alle pulizie e manutentori, oltre ad allevatori e proprietari di animali in quanto anch’essi rivestono un ruolo diretto nella somministrazione dei medicinali e nella gestione delle deiezioni e dei rifiuti.
A tutela del personale, pertanto, è necessario ricorrere a corrette procedure e a misure di sicurezza collettive e individuali, considerando le caratteristiche di rischio dei vari farmaci, le vie di esposizione in tutte le fasi della manipolazione e l’interazione operatore/animali trattati con HMPs (escrezione nelle urine, feci, saliva).
Nelle more della pubblicazione di una lista ufficiale europea degli HMPs è fondamentale un’attenta valutazione del rischio con la predisposizione delle conseguenti idonee misure di prevenzione e protezione. Il ricorso a farmaci non pericolosi o di pericolosità ridotta rispetto agli HMPs è il metodo ottimale per eliminare o ridurre l’esposizione, tuttavia questi ultimi continuano a configurarsi insostituibili quando rappresentano l’unica cura efficace e senza alternative a tutela della salute del benessere del paziente, umano o animale.
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