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«L’Africa è un Continente troppo grande per poterlo descrivere. È un oceano, un pianeta a sé stante, un cosmo vario e ricchissimo. A parte la sua denominazione geografica, in realtà l’Africa non esiste». Così dopo dieci anni di viaggi, il giornalista Ryszard Kapuscinski ammetteva la resa di ogni categoria occidentale di fronte al grande mistero del cosiddetto “continente nero”.
Dalle grandi esplorazioni per risalire i corsi d’acqua del Nilo e del Congo alle sfide demografiche del futuro, ieri come oggi l’Africa rimane una “frontiera”. Centro di interessi geopolitici, laboratorio di sviluppo sostenibile, focolaio di emergenze umanitarie, piastra di Petri per osservare malattie emergenti. Un luogo unico, dove il rapporto uomo-animale è ancora strettissimo e la tutela ambientale si fa sempre più urgente. Uno spazio complesso che rende l’approccio One Health ancor più essenziale per monitorare il rischio di zoonosi. È su questo confine che corre il futuro del nostro Pianeta: secondo le stime, infatti, nel 2050 un quinto della popolazione globale vivrà nell’Africa subsahariana, 2,3 miliardi di persone.
Una frontiera da studiare e conoscere attraverso prospettive diverse durante l’edizione 2024 di One Health Award “Frontiera Africa”. Perché – come insegna l’approccio One Health One Earth – esiste una Salute Unica per l’intero Pianeta. E la salute del mondo intero dipende dalla salute dell’Africa.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise da anni porta avanti progetti di cooperazione nel continente africano. Inoltre, è promotore di Enhancing Research for Africa Network (Erfan), una rete di collaborazione che unisce 19 Paesi partner e 37 istituzioni tra Laboratori veterinari centrali e facoltà di Veterinaria. Proprio dall’esperienza dell’Istituto è nato Silab for Africa (Silabfa), un sistema informativo di supporto all’attività diagnostica di laboratorio, sviluppato e manutenuto dal personale informatico dell’Izs, oggi utilizzato da più di 80 laboratori in 30 Paesi. Tra le novità più recenti, il progetto Provna per la sorveglianza delle malattie vettoriali non in singoli Paesi, bensì in eco-regioni identificate per condizioni climatiche e ambientali omogenee, e MedNet, un programma di supporto agli ospedali della Tunisia per diagnosi, sequenziamento e sviluppo di una piattaforma finalizzata allo scambio di dati sui patogeni, con particolare riferimento alla resistenza antimicrobica.
Guarda il programma dettagliato : https://www.onehealthaward.it/programma-2024/
TAG: SALUTE ANIMALE, ONE HEALTH AWARD, AFRICA, SALUTE UMANA, SALUTE DELLE PIANTEEVENTI CORRELATI
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